E' già un mese che Roberto ci ha lasciati.
Tutti gli amici lo vogliono ricordare come il "Peter Pan" di questo nostro amato nobile sport; un uomo che era rimasto profondamente bambino nell'animo. Roberto esprimeva il suo entusiasmo contagioso nell’ affrontare le nuove esperienze e metteva tutto se stesso fino a che le sue proposte innovative non si fossero effettivamente realizzate.
Roberto, da sempre, è stato un innovatore e un idealista malgrado il mondo dell'atletica fosse costantemente stretto dai lacci e cavilli della politica federale. A lui l'atletica piaceva “liberaâ€, non subordinata o sminuita da limitati obbiettivi societari, non sempre condivisi dagli stessi atleti. Per lui doveva essere vissuta come una festa, per tutto l'anno. Il suo pensiero si potrebbe cosi riassumere: “valorizzare le capacità dell'atleta fin da subito e renderlo protagonista delle proprie scelteâ€. Nelle società da lui fondate ha consentito ai suoi allievi di esprimersi al meglio prima come atleti poi come attori della propria crescita ed infine come affermazione del proprio club. Da questi insegnamenti, ora che lui non c’è più, dobbiamo trarre la forza per garantire il nostro impegno in modo da vedere realizzate le sue idee, quali nostro tributo alla sua grandissima passione e dedizione per l'atletica.
Sicuramente noi che l’abbiamo conosciuto sentiamo e sentiremo sempre la sua mancanza, ma certamente è all'Atletica che Roberto mancherà di più.
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